Amo moltissimo quel saggio, la produzione di Anna Tsing e anche il modo in cui è in dialogo con un'altra grandissima osservatrice e pensatrice della nostra epoca, Donna Haraway, e sono davvero molto felice che qualcun altro abbia notato l'influenza di Ursula Le Guin sul modo in cui è scritto, strutturato e raccontato! Mi chiedevo se fosse solo una mia impressione. Mi ricorda molto in particolare la sua produzione di fantascienza e il ciclo degli Ainish. E d'altra Le Guin stessa nella sua scrittura è stata fortemente influenzata dall'ambiente dell'antropologia in cui è stata immersa fin da giovane, per cui è davvero un ciclo molto fertile di contaminazioni reciproche tra ipensiero antropologico e le possibilità di immagine un mondo diverso attrraverso la narrativa. Molto fungino, sì.
Ti ringrazio infinitamente per il commento e per avermi scritto :)
Per me è stato un saggio molto stimolante ed è bello anche vedere come nel testo si mettano in dialogo diverse prospettive di grandissime pensatrici, rendendo tutto tra l'altro molto corale e "collaborativo" proprio come la stessa Anna Tsing invita a fare. E sostanzialmente mi trovi d'accordo con tutto quello che dici. Credo che sia sempre più importante evitare di ragionare per compartimenti stagni, come purtroppo ci siamo abituati a fare, e lasciare lo spazio a bellissime contaminazioni reciproche. La stessa narrativa spesso viene vista come qualcosa di lontano dagli "affari sociali" ma la società stessa si è sempre costruita intorno a delle storie. Coltivare un pensiero (che sia antropologico, sociologico, scientifico, etc) attraverso la narrativa credo che sia l'atto più umano per costruire un mondo diverso grazie all'immaginazione!
Se non è ancora capitata fra i radar, ti consiglio caldamente i romanzi di Becky Chambers, un'altra narratrice che secondo me ha un talento abbastanza raro nel mettere assieme il pensiero sulla società e l'immaginazione in un modo veramente fertile sull'immaginare modi diversi di stare al mondo a partire da prospettive antropologiche, sociologiche, di ecologia e di molte altre branche del pensiero abbastanza vitali in questo momento!
Secondo me l'aspetto antropologico emerge molto bene nei romanzi della serie Wayfarers, ma se vuoi partire da una storia autoconclusiva e abbastanza breve che racchiude molto del suo stile e della sua poetica, "To Be Taught, If Fortunate" è un ottimo punto di partenza per capire se può essere nelle tue corde.
Amo moltissimo quel saggio, la produzione di Anna Tsing e anche il modo in cui è in dialogo con un'altra grandissima osservatrice e pensatrice della nostra epoca, Donna Haraway, e sono davvero molto felice che qualcun altro abbia notato l'influenza di Ursula Le Guin sul modo in cui è scritto, strutturato e raccontato! Mi chiedevo se fosse solo una mia impressione. Mi ricorda molto in particolare la sua produzione di fantascienza e il ciclo degli Ainish. E d'altra Le Guin stessa nella sua scrittura è stata fortemente influenzata dall'ambiente dell'antropologia in cui è stata immersa fin da giovane, per cui è davvero un ciclo molto fertile di contaminazioni reciproche tra ipensiero antropologico e le possibilità di immagine un mondo diverso attrraverso la narrativa. Molto fungino, sì.
Ti ringrazio infinitamente per il commento e per avermi scritto :)
Per me è stato un saggio molto stimolante ed è bello anche vedere come nel testo si mettano in dialogo diverse prospettive di grandissime pensatrici, rendendo tutto tra l'altro molto corale e "collaborativo" proprio come la stessa Anna Tsing invita a fare. E sostanzialmente mi trovi d'accordo con tutto quello che dici. Credo che sia sempre più importante evitare di ragionare per compartimenti stagni, come purtroppo ci siamo abituati a fare, e lasciare lo spazio a bellissime contaminazioni reciproche. La stessa narrativa spesso viene vista come qualcosa di lontano dagli "affari sociali" ma la società stessa si è sempre costruita intorno a delle storie. Coltivare un pensiero (che sia antropologico, sociologico, scientifico, etc) attraverso la narrativa credo che sia l'atto più umano per costruire un mondo diverso grazie all'immaginazione!
Se non è ancora capitata fra i radar, ti consiglio caldamente i romanzi di Becky Chambers, un'altra narratrice che secondo me ha un talento abbastanza raro nel mettere assieme il pensiero sulla società e l'immaginazione in un modo veramente fertile sull'immaginare modi diversi di stare al mondo a partire da prospettive antropologiche, sociologiche, di ecologia e di molte altre branche del pensiero abbastanza vitali in questo momento!
Sai ancora non era nei miei radar ma sicuramente me la segno :)
Qual è il tuo romanzo preferito tra quelli che ha scritto? o magari vuoi consigliarmene uno in particolare?
Secondo me l'aspetto antropologico emerge molto bene nei romanzi della serie Wayfarers, ma se vuoi partire da una storia autoconclusiva e abbastanza breve che racchiude molto del suo stile e della sua poetica, "To Be Taught, If Fortunate" è un ottimo punto di partenza per capire se può essere nelle tue corde.
Grazie mille, ne terrò sicuramente da conto
Spero di riuscire a leggerli presto!