Fondi europei e aree golenali del fiume Lambro
Come ho scoperto un progetto PNRR camminando lungo il Lambro e perché conta saperlo
Ultimamente comincio a sentire in modo più pesante le ore passate in ufficio seduto davanti a un computer e quindi mi sto forzando per riprendere a fare lunghe passeggiate. Quando cammino, ogni tanto mi ricordo quello che mi disse il giornalista David Randall durante un workshop a cui partecipai un bel pò di anni fa durante il festival dell’internazionale a Ferrara: fermati, rimani in silenzio e fai attenzione a cosa accade intorno a te.
L’invito di Randall era quello di catturare le immagini e i suoni dei luoghi che abitiamo in quel momento. È incredibile quante cose ci si perde viaggiando tra i sotterranei della metro e quante cose invece riusciamo a catturare con i nostri occhi mentre camminiamo nelle strade delle nostre città e lo scenario cambia a ogni nostro passo.
La parte difficile di ogni “viaggio”, anche se breve, è decidere l’itinerario, “il dove andare”. Anche solo per variare un pò la passeggiata eh! Nell’ultimo mese il progetto AwareEU ha lanciato l’iniziativa #Europaintornoate per cui fino al 31 maggio sarà possibile contribuire a una mappatura collettiva dei progetti finanziati dai fondi europei e dal #PNRR. Quindi ho deciso di prendere la palla al balzo e partecipare a questo contest.
Ad esempio, Milano è piena di cantieri ma sai quanti di questi sono finanziati dai fondi europei? Sai a cosa servono o quale è il loro stato di avanzamento? Ma anche nel tuo comune ti sarà capitato di dover cambiare strada per un cantiere. Ecco, anche solo per caso, se ti imbatti in un cantiere potresti trovare un magico cartello con molte informazioni interessanti. Altrimenti puoi andare sulla pagina trasparenza del tuo comune (qui quella di Milano)e vedere se c’è la lista dei progetti finanziati per poter andare a fare una visita .
Gli interventi nelle aree golenali del fiume Lambro
Scorrendo il file con la lista dei progetti finanziati, la mia attenzione è stata catturata da un intervento sul fiume Lambro che interessa le aree golenali, quello spazio compreso tra la riva di un corso d’acqua e il suo argine che è soggetta a periodiche inondazioni. Dirai, ci potevi arrivare con i mezzi! Effettivamente sì ma mi sarei perso una bella passeggiata lungo il naviglio della martesana. Comunque ecco i dati per il contest #Europaintornoate:
Titolo del progetto: Interventi di protezione idraulica del territorio nelle aree golenali del fiume Lambro e di miglioramento degli aspetti paesaggistici e naturalistici (Intervento PNRR M5C2 Inv. 2.1 Rigenerazione Urbana)
Luogo: Milano, Via Idro e Via Palmanova
Stato di realizzazione: in corso
Entità dei fondi stanziati: Euro 6.279.930,40
Breve descrizione: Intervento per la realizzazione di un'area di espansione per gli eventi di piena del Fiume Lambro e riqualificazione dell'area di via Idro.
Perché sono importanti i dati dei progetti? L’esperienza del monitoraggio civico
Questi dati presenti sul cartellone dei lavori possono essere visti un pò come un punto di partenza per iniziare un percorso di monitoraggio civico. Per monitoraggio civico intendiamo un metodo attraverso il quale le e i cittadini valutano l'attuazione di un'iniziativa pubblica (politiche o progetti), aumentando la consapevolezza collettiva e stimolando le autorità a rispondere alle criticità emerse.
Il monitoraggio consiste in attività sistematiche di controllo, raccolta, verifica e diffusione di dati, realizzate da gruppi civico indipendente dalle istituzioni. Non sostituisce in alcun modo il monitoraggio amministrativo, ma integra le informazioni detenute dalle autorità pubbliche.
Un percorso completo di monitoraggio civico può essere semplificato in sei passaggi (in questa guida puoi approfondire di più):
1. Analizzare il contesto e il livello di monitoraggio
Fornire una panoramica chiara e completa di un'area, un progetto o un problema, considerando tutti gli aspetti principali e le loro connessioni. In questa fase, è fondamentale comprendere il quadro generale ("big picture"), tenendo conto della situazione socio-economica, delle politiche rilevanti o delle linee di investimento che finanziano i singoli progetti.
2. Creare la comunità di monitoraggio e scegliere l’oggetto di osservazione
Coinvolgere un gruppo di persone interessate alle attività di monitoraggio e costituire una comunità dedicata. Insieme, scegliere l'oggetto del monitoraggio e definire gli obiettivi.
3. Identificare le competenze necessarie e organizzare attività formative
Discutere con il gruppo le risorse necessarie, coinvolgere esperti per la formazione e predisporre materiali didattici. Poi ti tocca organizzare le sessioni formative che ti possono servire.
4. Raccolta e analisi preliminare dei dati (desk analysis)
Raccogliere dati secondari, ovvero informazioni già esistenti disponibili online. È possibile analizzare procedure di finanziamento, documenti ufficiali, siti istituzionali, ricerche o report di organizzazioni civiche.
5. Raccolta e verifica dei dati attraverso visite sul campo o interviste
Verificare le informazioni raccolte e ottenere ulteriori dati tramite ricerche sul campo (foto, video, compilazione di moduli), interviste con stakeholder (decisori politici, persone chiave, comunità coinvolte), sondaggi o focus group.
6. Redigere un report e diffondere pubblicamente i risultati
Scrivere un report finale e creare una piattaforma digitale per presentare i risultati del monitoraggio alle autorità pubbliche, ai media e alle comunità interessate.
A cosa servono questi interventi sul Fiume Lambro?
Nell’ultimo mese la crisi climatica è tornata a farsi sentire e il 22 maggio delle piogge intense si sono abbattute nuovamente su Milano. Gli effetti sono stati abbastanza diffusi per tutta la città e in alcune zone tra Monza, Sesto, Cinisello e il confine nord gli accumuli d’acqua hanno superato i 70 mm. In particolare si è registrato un innalzamento significativo del fiume Lambro.
Questa situazione ha portato all'evacuazione delle comunità del Parco Lambro. Nel quartiere Ponte Lambro sono state messe in campo per la prima volta delle paratie mobili lungo via Vittorini, via Rilke e altre vie interne per evitare il rischio di allagamento del quartiere.
Sono scene che stiamo vedendo sempre più spesso negli ultimi anni e, in particolare, per le aree eccessivamente urbanizzate vicino ai fiumi. Solo per fare un’altro esempio, l’8 ottobre 2024 il fiume Lambro è esondato nel Parco di Monza e nella zona del ponte delle Grazie, poche settimane prima era accaduto lo stesso.
I fiumi sono sistemi complessi e la loro gestione interessa tutti i comuni lungo il loro corso, per semplificare il concetto ciò che succede a monte ha ripercussioni su chi è a valle. Anche per questo il 28 luglio 2020 è stato sottoscritto tra l’Osservatorio per il Paesaggio Fiume Lambro Lucente e il Comune di Milano un “Patto di collaborazione per la salvaguardia e la valorizzazione della roggia Vettabbia, del tratto cittadino del fiume Lambro, che va da Cascina Gobba a Ponte Lambro, e del territorio ad essi connesso (Municipi 2,3,4,5), quale attività di cura condivisa dei beni comuni” con i seguenti obiettivi:
promozione e realizzazione di iniziative culturali finalizzate a conoscere e far conoscere, sensibilizzare il pubblico e mantenere alta l’attenzione sull’uso funzionale del territorio quale bene comune, supportare le iniziative spontanee e costruire partnership con istituzioni e altri soggetti.
condivisione di informazioni con l’Amministrazione comunale, necessaria ad avviare un tavolo di confronto, concertazione e coprogettazione, che ponga in essere le migliori soluzioni, tecniche e giuridiche, per promuovere un Lambro a impatto zero.
Oltre all’idea di promuovere la gestione del fiume attraverso istituti di partecipazione, il fiume è stato interessato dall’investimento con i fondi PNRR, come ti ho raccontato poco fa. In particolare, facendo una ricerca online (una bozza di ricerca desk) questo progetto in particolare prevede:
attività di bonifica ordigni bellici e bonifica ambientale in corrispondenza di alcune porzioni limitate;
ribassamento di circa un metro rispetto all’attuale piano di campagna e creazione di un argine di contenimento in terra parallelo alla pista ciclabile lungo il Naviglio Martesana;
realizzazione di una pista carrabile sulla sommità dell’argine utilizzabile sia dai mezzi di servizio che per il monitoraggio/gestione delle piene;
rimozione delle essenze arboree sulle aree oggetto dei lavori e piantumazione di nuove essenze arboree, arbustive ed erbacee.
Si legge inoltre che i lavori e gli interventi nelle aree golenali del fiume volti al miglioramento degli aspetti paesaggistici e naturalistici sono affidati a MM S.p.A. con una durata prevista complessiva di 36 mesi (nel cartellone del progetto c’è scritto che la fine dei lavori era prevista il 6 marzo 2025). Il monitoraggio civico ci permetterebbe di verificare lo stato di attuazione, che come ho visto con la visita sul campo sono ancora in corso, e potremmo condurre delle interviste per capire come sta effettivamente proseguendo, cosa lo rallenta, come è percepito dalla popolazione e quali sono gli effetti sul territorio.
C’è una possibile storia per un monitoraggio civico sul Fiume Lambro?
La cosa curioso che ho trovato in questo primo abbozzo di ricerca è che il progetto ha già ricevuto “Premio OICE dell’ingegneria e dell’architettura 2023” nella categoria “Progetti per la mitigazione del rischio idrogeologico”. Insomma, ancor prima di vedere i suoi reali effetti nel mitigare i rischi della crisi climatica.
Un altro dato curioso è che nel sito di MM si legge che le opere del progetto sono “realizzate in un’area degradata in precedenza interessata da insediamenti abusivi e accumulo di rifiuti”. Una prima domanda che mi faccio è: chi erano quelle persone che vivevano li? Che fine hanno fatto? Dove sono ora? In altre parole, questa attività potrebbe aver avuto impatti negativi su persone in condizione di vulnerabilità?
Da qui potrebbe partire un vero e proprio monitoraggio civico, insomma penso ci sia una storia. Per ora mi limito però a evidenziare come dal semplice atto di scattare una foto a un cantiere possiamo scoprire molto di più sulle nostre città e quello che accade nei territori.
Se ti interessa scoprire l’importanza del monitoraggio civico, da poco è uscita la terza stagione del podcast “La mia parte” in cui si parla proprio di storie di monitoraggio civico e della loro importanza. Buon ascolto!
Il 7 luglio, dalle 18.00 alle 19.30, si terrà un evento online in cui verrà presentata una ricerca sull’inclusione delle comunità fragili e in condizione di vulnerabilità nelle politiche climatiche. Iscriviti cliccando qui! Se invece non vuoi perderti le prossime lettere, ricordati di iscriverti a Lettere nella crisi climatica lasciando la tua mail nel box :)